COMPORTAMENTI EFFICACI NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI - Gestire l'ansia sociale e le emozioni nel lavoro ibrido.
Silvio Trombetta
Casa editrice: Franco Angeli
Rate Management Talks: 4,7/5
PERCHÉ LE RELAZIONI SONO COSÌ IMPORTANTI E CONDIZIONANO OGNI ASPETTO DELLA NOSTRA VITA
Noi tutti siamo “animali sociali” le relazioni governano e influenzano tutte le interazioni che abbiamo con i nostri simili in ogni momento della nostra vita. La presa di coscienza e la conoscenza (e possibilmente il governo) di queste dinamiche è per ognuno di noi di importanza fondamentale, sia per la nostra vita privata che per le nostre attività lavorative.
Lo scopo di questo libro è di aiutarci a poter migliorare la nostra efficacia relazionale in ogni aspetto della nostra vita. Potresti avere questa necessità sia nella tua vita familiare che nell’ambito professionale ( sei un manager, un responsabile di altre persone, un responsabile della formazione o comunque essere interessato a come poter avere uno sviluppo positivo delle relazioni interpersonali).
Quindi la lettura del libro può essere molto utile a tutti (e non solo agli specialisti di gestione “risorse umane” in qualsiasi tipo di organizzazione essi operino) offrendo delle chiavi di lettura concrete e degli strumenti pratici utili all’interpretazione del comportamento, nelle situazioni nelle quali si sviluppa una relazione tra le persone.
LO STILE DEL LIBRO
Il libro si legge molto velocemente e facilmente in quanto, nella sua apprezzabile snellezza, esprime con grande efficacia i concetti e va sempre dritto al punto. Inoltre è sempre narrativamente piacevole, anche per un lettore che non sia un esperto di gestione delle risorse umane oppure esperto di temi psicologici. Viene seguito un preciso percorso per l’esplorazione delle varie dinamiche relazionali, che è suddiviso in tre parti e permette di poterle attraversare una maniera concettualmente molto logica e chiara.
Inoltre il libro è anche arricchito da schemi di verifica ed esercizi, sulle tematiche proposte, che rappresentano degli strumenti molto utili per chi volesse applicare nella pratica i concetti descritti.
L’IMPORTANZA DELLA COMPRENSIONE DEI MECCANISMI RELAZIONALI
L’autore segue una chiarissima logica consequenziale, ponendo l’accento sulla necessità della conoscenza dei meccanismi relazionali, passando poi per la piena consapevolezza dell’esistenza delle dinamiche e dell’impatto di tali elementi sulla nostra vita e infine raggiungere la capacità di poterli vivere e governare con equilibrio.
Come ci ricorda l’autore noi tutti viviamo di “socialità”. Con questo termine si intende la nostra necessità di sviluppare continuamente delle relazioni per poter condurre la nostra vita. La natura delle nostre relazioni determina direttamente anche i nostri comportamenti e le nostre reazioni alle situazioni che attraversiamo. Quindi per poter comprendere al meglio sia il nostro comportamento che quello degli altri, dobbiamo prendere coscienza di quello che siano i meccanismi sottesi alle relazioni stesse.
Per la parte della conoscenza l’autore nei primi capitoli ci aiuta a comprendere Quindi quali siano i comportamenti più efficaci nelle relazioni interpersonali. Ci aiuta anche a comprendere come poter correggere dei comportamenti disfunzionali e soprattutto ci introduce un concetto molto importante, che è basilare per la comprensione di tutto il libro: viene chiamato “ansia sociale”. Essa è intesa come il disagio provato di fronte ad una situazione “relazionale” (quindi si esplica solo nelle relazioni con gli altri) che non ci soddisfa e ci fa percepire una situazione di non “comfort” per qualsivoglia motivo (anche non giustificato). Questo aspetto è parte integrante di tutte le relazioni che abbiamo e non possiamo eluderlo (nessuno ne è totalmente immune).
L’autore dedica una buona parte del libro a far comprendere quando e in che modo si materializzi questa ansia sociale e di come possa concretizzarsi potenzialmente in ogni momento della vostra vita relazionale. Il primo obiettivo è quindi quello di arrivare a prendere piena coscienza che questa situazione di “ansia sociale” può verificarsi per ognuno di noi e dobbiamo essere in grado di riconoscerla e gestirla. Nota bene: l’ansia sociale non ha nulla a che fare con l’ansia “personale” che attiene a tutt’altra sfera patologica.
Quando non riusciamo a riconoscere e gestire le situazioni in cui l’ansia sociale ci sovrasta, allora cadiamo in una serie di comportamenti disfunzionali rispetto agli obiettivi che ci vorremmo raggiungere, ossia rischiamo di comportarci in un modo controproducente per i nostri stessi interessi.
Come conseguenza di quanto detto prima l’autore ci spiega che i comportamenti sia aggressivi che remissivi sono sempre figli di tale ansia sociale, che in qualche modo agisce e li scatena in base alle situazioni in cui ci si trova. Tutte le situazioni di mancato riconoscimento e non corretta gestione della nostra ansia sociale sono la principale causa dei nostri insuccessi o delle difficoltà nel perseguire i nostri obiettivi, dato che per raggiungerli dovremo quasi sempre relazionarci con gli altri.
TECNICHE E STRUMENTI PER LA PRATICA E IL MIGLIORAMENTO
Il percorso proposto dall’autore prosegue con la buona notizia che c’è un metodo adottabile per gestire e superare gli aspetti indesiderati della nostra ansia sociale. Dopo aver compreso quando si hanno gli elementi caratteristici dell’ ansia sociale l’autore ci guida attraverso la comprensione delle tecniche e degli strumenti pratici, al fine di poter intercettare e governare le dinamiche negative “disfunzionali” presenti nelle nostre relazioni. L’obiettivo è di poterle re-indirizzare e ricondurre ad una sana gestione e riuscendo a viverle con serenità e con profitto.
Come prima attività c’è bisogno di effettuare una misurazione e una rilevazione delle varie situazioni di ansia sociale. A tal fine il libro ci propone una serie di strumenti basati su rilevazioni di carattere consultivo ( questionari ). Con tale materiale l’autore ci mostra come poter costruire delle metriche e quindi fare dei bilanci quantitativi (oltre che qualitativi) e poter effettuare una classificazione opportuna delle dinamiche relative all’azione sociale. L’autore ci spiega con specifici esempi concreti situazionali (da poter fare anche su noi stessi) di come misurare il livello di disagio che proviamo rispetto a determinati contesti relazionali, che possono avvenire nella nostra vita privata o lavorativa. In seguito ci mostra come riuscire a misurare in maniera oggettiva ed interpretare i livelli di ansia sociale presenti nelle nostre relazioni.
Da queste misurazioni e classificazioni possono essere individuati quali siano i comportamenti tendenziali che in base alla nostra caratteristiche è più probabile che possiamo porre in atto durante le nostre relazioni.
Una volta riconosciute e misurate le varie caratteristiche relative all’ansia sociale è quindi possibile fare degli interventi e quindi attuare dei veri e propri “antidoti comportamentali” che ci aiutano a poter superare in maniera positiva le situazioni di ansia sociale che incontriamo.
Quindi l’autore in questa seconda parte del libro (dopo aver indicato la via per migliorare la consapevolezza) ci aiuta a poter essere proattivi ed essere più competenti nella gestione delle nostre relazioni.
L’APPLICAZIONE AL MONDO DEL LAVORO
La terza parte del libro è la più interessante a mio avviso. Infatti in essa si trovano I consigli Pratici per poter sviluppare le capacità discusse in precedenza e che si possono applicare alle relazioni interpersonali in modo più efficace. Quindi vengono descritte in dettaglio (sempre con dovizia di esempi) delle “buone pratiche” e approcci concreti che possiamo apprendere ed utilizzare in particolare nell’ambito professionale. L’obiettivo è di accrescere la nostra “competenza emozionale” per avere la capacità di saper gestire proficuamente le nostre relazioni in ogni situazione di ansia sociale. Anche in questa parte del libro si trovano diversi esercizi pratici (che sono a tutti gli effetti degli strumenti di lavoro) che possono essere anche sperimentati su se stessi. Nel libro vengono offerti tutti i commenti e le indicazioni praticamente utili per poterli applicare anche con gli altri.
Il valore offerto dal libro è rappresentato, in questa ultima parte, da alcuni dei casi più usuali che possiamo trovare nelle organizzazioni e pertanto essere utili nella migliore gestione dell’ambiente di lavoro. Questo vale sia per chi ricopre posizioni manageriali, ma anche per chi volesse semplicemente vivere al meglio e creare valore dalle proprie relazioni lavorative.
In primis è trattato il rapporto tra il responsabile e i suoi collaboratori in particolare nell’ambito dei colloqui di valutazione delle performance, dove l’effetto dell’ansia sociale si esplica in tutta la sua natura. Questo è un processo presente in tutte le organizzazioni che hanno una strutturazione organica della valutazione delle performance dei propri collaboratori ( ed è ovviamente una delle situazioni relazionali di più delicata gestione). Teniamo presente che il rapporto tra il manager e i suoi collaboratori è chiaramente bivalente. Da ambedue le parti vi può essere un’ansia sociale che si palesa nel momento in cui si affronta questa situazione. La buona gestione e la riuscita del confronto, in termini di saper dare e ricevere dei feedback e sfruttare tale situazione per una crescita comune, è fortemente influenzata dalla capacità di gestione dell’ansia sociale.
E’ inoltre trattato il classico momento di stress che ognuno di noi può attraversare nell’esposizione in pubblico. In questo frangente altri elementi dell’ansia sociale possono emergere nel momento in cui ci si deve relazionare attivamente con una platea. Anche in questi momenti, che possono essere anche brevi, si sviluppa una situazione relazionale coinvolgente e la cui gestione porta inevitabilmente un carico di ansia sociale da dover gestire.
Ulteriori esempi sono portati nell’ambito del rapporto di proposizione e di vendita di prodotti/servizi ai propri clienti, dove chi si interfaccia con il proprio mercato e i suoi riferimenti deve saper affrontare situazioni relazionalmente abbastanza “stressanti”, in cui l’ansia sociale può spesso essere un elemento determinante per la buona gestione del rapporto “cliente-fornitore” e la piena soddisfazione di entrambe le parti.
CONSIDERAZIONI FINALI E COSA “PORTARE A CASA”
Questo libro è di ispirazione per chiunque si occupi di “gestione delle relazioni” (non solo riduttivamente di gestione delle persone). Infatti il messaggio che è ribadito è che non esiste una dipendenza dalle persone, ma dalle situazioni e dalle caratteristiche della relazione che si sviluppa in un determinato contesto più o meno momentaneo. Dopo la lettura di questo libro rimane fortemente almeno una presa di coscienza su un aspetto così importante della relazionalità e che l’ansia sociale rappresenta (che forse non è così chiaro e conosciuto a tutti).
Chiaramente , per mio personale interesse professionale, evidenzio che i temi trattati sicuramente interessano e coinvolgono direttamente anche chi si occupa di “Project Management”. All’interno di ogni progetto si sviluppa una una potente dinamica relazionale, tanto fondamentale per la buona riuscita, quanto complessa da dover gestire.
Sperando di aver degnamente rappresentato la ricchezza del libro e aver stimolato qualche riflessione, auguro una buona lettura a chi desideri approfondire.
Da leggere: assolutamente si, per darsi una possibilità di maggior comprensione e miglioramento delle proprie relazioni sia sul lavoro ma soprattutto nella propria vita.
L’AUTORE
Silvio Trombetta: Managing Partner e CFO di MIDA SB SPA, si occupa di potenziamento delle persone che lavorano nelle organizzazioni, è coach certificato and change designer. Esperto di “Self Efficacy” e di “Behavioural Transformation”, è stato uno dei primi consulenti italiani a realizzare progetti di adoption dei comportamenti di vendita per popolazioni sales. Realizza da quasi trent’anni progetti finalizzati a migliorare l’efficacia delle relazioni delle persone. Ha scritto per Franco Angeli: Come gestire l’ansia sociale nei rapporti di lavoro, 2007, Valutazione delle prestazioni e sistema premiante, 2010 ( insieme a Cristiana Trombetta) e Aumentare le vendite con la self efficacy, 2014( insieme a Pierpaolo Peretti Griva).
Rating Management Talks: 4,7 su 5
Recensione Management Talks a cura di: Umberto Surricchio